Puntuale e irrefrenabile la nuova uscita che si aggiunge alla portentosa discografia del guitar-hero statunitense. Cambio di formazione che annucia il ritorno ad un Satriani più “classico”: Chad Smith alla batteria e Glenn Hughes al basso. L’introduttiva “Energy” ed “Headrush” sono up-tempi in cui emergono grandi “legati” nella prima e bella cavalcata al basso di Hughes e grande solo di Satch nella seconda. I pezzi più sperimentali e interstellari del precedente e bellissimo “Supernova” li troviamo in “Thunder high on the mountain” e “Righteous”. “Cherry blossoms” è tra i pezzi più convincenti e forte è il rimando al periodo “Surfing with…” con un’avvincente arpeggio in minore a trainare una composizione articolata e intimista. Il classico Satriani alla “The extremist” lo troviamo in “Smooth soul”, le “zone deboli” e scontate le troviamo in “Catbot” e “Looper” mentre meritevole è la title track “What happens next”, pezzo magistralmente pensato, costruito e suonato. Altro bel pezzo è “Super funky badass”, un funk psichedelico dall’esemplare groove in cui Satriani mantiene una costante sospensione fino a librarsi, saltuariamente, in passaggi quando melodiosi e quando misteriosi! A proposito di sperimentazioni e stranezze abbiamo una “Invisible” che è una magia di virtuosismi prima della chiusura dedicata all’ Hendrix Sound di “Forever and ever” in cui ci viene proposto anche un pulitissimo solo di rara bellezza. In questo vero collage del “Satriani Sound” è possibile apprezzare degnamente la sua abilità sia in termini di velocità che feeling, compiutezza d’intenti e pulizia del suono, all’interno di composizioni che non eccellono certo per originalità.
Best tracks: “Thunder high…”, “Cherry blossoms”, “Super funky badass”. 7/10