Il duo austrialiano ha dipinto in musica “paesaggi sonori di incommensurabile grandezza e solenne bellezza, tra percussioni africane, folk celtico, canti gregoriani, mantra mediorientali e art rock”. Veri innovatori di un genere da loro stessi creato, veri sperimentatori nella Musica contemporanea. Con queste premesse l’attesa di un nuovo lavoro diventa un Evento: l’attesa è durata 6 anni dal bellissimo “Anastasis”. Il talento di Brendan Perry e la voce straordinaria di Lisa Gerrard sono al servizio di un disco molto più arioso e solare del precedente, non c’è traccia di Gotico o Darkwave ma vera World Music. Un viaggio in due atti che abbraccia l’intero continente: dal Messico, a cui si riferisce la cover, agli indiani d’America, dal Medio Oriente alla tribalità dell’Africa Nera attraverso l’utilizzo anche dei più disparati strumenti (flauti corsi, fujara, gadulka, cornamuse, tamburi ancestrali…). L’assenza quasi totale delle chitarre di Perry (che si sbizzarrisce però con tante inclusioni di “nature recording”) non permette di accostare questo viaggio a molti dei lavori firmati dall’ultimo Mike Oldfield ma i luoghi e le vicende descritte sono le stesse. Ecco, forse manca di un effetto sorpresa, dell’idea compositiva geniale applicata al genere ormai conosciuto, risentito. Una loro esibizione "live" è però imperdibile, un Evento nell' Evento! A Milano, dunque.
Best tracks: “Act I” e “Act II”. 7/10