Sono tra quelle band della scena prog che hanno illuso con il loro lavoro d'esordio per poi perdersi strada facendo. Certo, confermarsi dopo il sontuoso "Identity" non era facile. I nuovi Pink Floyd della Norvegia ci hanno provato con "All rights removed" e poi con "The greatest show on Earth", ed ora con "Disconnected", ma non fanno che ripetersi ulteriormente: I pezzi sono strutturati sempre nello stesso modo, con la chitarrra di Bjorn Riis (meglio il suo recente lavoro solista!) che galoppa stridula su territori sterili, scontati, senza una vera meta, senza quelle belle idee del loro esordio. Se siete nuovi a questa band potete ascoltarvi "Killer" o "Disconnected", così per capire cosa fanno, ma se volete il meglio frugate direttamente nel loro disco d'esordio.
5/10