Dopo gli incredibili eventi del 2020 che hanno stroncato prima il talentuoso batterista Sean Reinert e poi lo straordinario bassista Sean Malone (suicida), non sembrava esserci futuro per i Cynic che hanno visto demolita l’intera sezione ritmica. Paul Masvidal invece non si è dato per vinto ed ha voluto omaggiare i suoi amici e colleghi con questo nuovo capitolo. Musica della complessità e della difficoltà, fusione sonora di incredibili generi musicali. Quest’ultimo lavoro respira aria cosmica, proprio come un “multiverso dove gli atomi cantano”. Dave Mackay sostituisce Malone con un bass/synth e sono proprie le sue tastiere  a spumeggiare sull’iniziale “The winged ones”, un vero gioiello tecnico. Gioiello compositivo è “Mythical serpents”, Matt Lynch mena sulle pelli come un forsennato, la voce di Masvidal echeggia epica come suo marchio di fabbrica. Dopo la spaziale e astrusa “DNA activation template” arriva l’altro capolavoro: “Architects of consciousness”. Devastante Masvidal sulla ritmica in un vero viaggio galattico. A queste vette il resto è una farcitura. Senza Reinert e Malone, Masvidal non credo potesse fare di più.    Best tracks: “The winged ones”, “Mythical serpents”, “Architects of consciousness”. 7/10