Incredibile nuovo lavoro degli YES, mai domi dopo le dipartite ultraterrene di Squire e White, quelle artistiche di Anderson e Wakeman, si riorganizzano intorno la storica figura del chitarrista Steve Howe, anche il tastierista Downes, il bassista Sherwood, il batterista Schellen e l’ormai fido alter ego di Anderson, tale Jon Davison. Howe sembra vivere una freschezza e brillantezza compositiva pari alla sua abilità strumentale e dopo l’ottimo “The quest” alza ulteriormente l’asticella. Le atmosfere pompose e sognanti sono il marchio di fabbrica della loro musica e che propongono già subito con il pezzo d’apertura “Cut from the stars”, il basso di Sherwood è agitato e pulsante ed è lo strumento che emerge e più mi impressiona, con il dialogo finale tra Howe e Downes. “All connected” rimanda al periodo d’oro dei Seventies, in cui la slide guitar tirava le redini del loro stile. Qui è Howe  nella sua totalità a dettare il pezzo tra un bell’arpeggio (leit-motiv), solistica e ritmica. Stellare e luminosissima è appunto “Luminosity”. Intrecci corali e strumentali che fanno rivolgere lo sguardo ad un cielo ricco di stelle, come canta un Davison capace di elaborare una melodia vocale davvero trascinante, come il motivo chitarristico di Howe. Tra i loro pezzi più belli di sempre. “Living out their dream” sembra più una jam session, nel senso il pezzo appare come una divagazione strumentale di ogni musicista senza un vero filo conduttore, probabilmente preparatorio (hanno riscaldato le dita) al capolavoro massimo che è “Mirror to the sky”. Suite di oltre 13 minuti che parte con un Howe sontuoso, una vera guida che a metà strada ci fa esplorare i sentieri intricati di archi e vocalizzi e poi ancora gli archi con la sua sei corde solista per un bel finale atmosferico e deciso dalle orchestrazioni. La conclusione è affidata ad una ballata acustica e discreta che racconta la circolarità del tempo. Ci sono anche 3 bonus tracks e sono belle anche quelle. Il Prog era la musica della sperimentazione e ad un certo punto si è fermato girando su se stesso. Gli Yes sono stati tra gli artefici  del genere ed hanno continuato a girare su se stessi ma quasi mai a vuoto (dopo oltre 20 dischi e tante vicissitudini!), fedeli al loro stile e fedeli al loro pubblico regalandoci grande musica, come in questo caso, ottimo tributo dedicato a White.

Best tracks: “All connected”, “ Luminosity”, “Mirror to the sky”. 8/10

 

ROGER WATERS will release the new album "The lockdown sessions" on 02th june 2023. 

PETER GABRIEL in tour:
Date in Italy:   Verona, 20 maggio 2023, Arena. Milano), 21 maggio 2023, Forum Mediolanum Assago.